Articolo ripreso da www.oukside.com, a questo link http://www.oukside.com/blog/tag/whey%20protein Sfatiamo qualche mito con un articolo di Federico Cafaro Cosa sono le whey? Perché sono considerate la proteina per eccellenza? Perché sono il primo integratore ad entrare nella vita della maggioranza dei frequentatori delle palestre?
Sembrano domande piuttosto retoriche, tuttavia le whey protein contengono una vasta gamma di componenti bio-attivi implicati in processi metabolici e fisiologici. Cerchiamo dunque di fare un po'di chiarezza sul tema prendendo spunto dalle ultime review in campo scientifico, in particolar modo alla vasta review pubblicata sull’Austin Journal of Nutrition and Food Science, Peptides and proteins in whey and their benefits for human health (Rie Tsutsumi and Yasuo M. Tsutsumi) (1). QUALITÀ DELLE PROTEINE Le proteine del siero del latte rappresentano la maggiore fonte di aminoacidi ramificati esistente in natura e hanno un valore biologico stimato attorno a 104 contro il 100 dell'uovo, 74 della soia, 71 della caseina. Il valore biologico è un parametro valutato in base alla proporzione fra tutti gli aminoacidi essenziali e non-essenziali ed indica il rapporto tra azoto ingerito e azoto trattenuto dell'organismo; in poche parole quanto l'assorbimento di una proteina e il successivo utilizzo sia efficace. Un altro parametro per valutare la qualità di una proteina è la digeribilità, ovvero la percentuale di materia proteica (aminoacidi, di-peptidi, tri-peptidi) che l'intestino sarà in grado di trattenere effettivamente. Anche in questo caso le proteine del siero del latte si trovano in vetta. Soprattutto quando assunte in forma liquida, con il classico shaker, non vi è alcun ostacolo meccanico (volume e fibre in primis) che impedisca agli enzimi prima e agli enterociti poi di svolgere al meglio il loro lavoro. Per quanto riguarda la velocità di assorbimento, le proteine del siero del latte sono in grado di creare repentini picchi di aminoacidi nel sangue e di conseguenza vengono dette “a digestione rapida”. Questo parametro varia in base al grado di purezza della materia e successivamente in base al grado di idrolisi (pre-digestione). Attenzione, in base a quest'ultimo parametro non si determina se una proteina sia superiore a un'altra, piuttosto in quali situazioni fisiologico-metaboliche può risultare favorevole integrare una proteina “veloce” piuttosto che una proteina “lenta”. Ad una valutazione poco attenta potrebbe sembrare che le proteine siano dei mattoncini inerti che vengono rotti e utilizzati qua e là dove ve ne sia il bisogno. Questo non è esattamente ciò che ci dice la fisiologia e la biochimica. Le frazioni proteiche del siero del latte, se non denaturate, sono biologicamente attive e svolgono funzioni importanti e ben documentate in letteratura. Le ß-lattoglobuline si associano alla vitamina A permettendone il passaggio attraverso la barriera intestinale, inoltre possono associarsi agli acidi grassi a lunga catena. L'α-lattoalbumina protegge la mucosa gastrica, ha effetti battericidi nel tratto superiore delle vie respiratorie. Alcuni studi hanno dimostrato che il complesso formato da α-lattoalbumina e acido oleico (HAMLET) sia tossico per le cellule tumorali altamente resistenti all'apoptosi. La lattoferrina: si lega al ferro e ne regola l'assorbimento, inibisce la crescita di vari batteri patogeni, ha azione antimicrobica e antinfiammatoria, lega il ferro libero rilasciato dai batteri, è implicata nella risposta immunitaria. Dagli studi si evince che l'integrazione di lattoferrina sia una valida risorsa nel trattamento dell'acne (2). L'albumina sierica lega e trasporta acidi grassi e pigmenti biliari. Le immunoglobuline G, A, M neutralizzano tossine e virus, partecipano, assieme al sistema del complemento alla distruzione di batteri patogeni. L'enzima lattoperossidasi catalizza la reazione di produzione di ioni cianuro con forte azione battericida, inoltre sembra essere un ottimo conservante. Il lisozima è enzima coinvolto nella reazione immunitaria ed è in grado di distruggere la parete cellulare. ATTIVITÀ ANTIOSSIDANTE Nelle whey sono presenti componenti di cui è nota una spiccata attività antiossidante, uno di questi è sicuramente un aminoacido generalmente poco diffuso nel cibo, la cisteina, che combinato con glicina e glutammato forma il glutatione (GSH). Il GSH è il maggiore antiossidante endogeno prodotto dalle cellule che, tramite il suo ciclo redox, protegge l'organismo da elementi tossici quali metalli pesanti, perossidi lipidici, prostaglandine e idrocarburi policiclici. Abbiamo già menzionato il potere ferro-chelante delle lattoferrine e la spiccata bio-attività contro patogeni e acne, in aggiunta alcuni studi ne dimostrano una correlazione con la risposta immunitaria tramite attivazione delle cellule natural killer, neutrofili e macrofagi citotossici. I peptidi che si formano dall'idrolisi gastrica delle proteine, assieme alla b-lattoglobulina, hanno azione regolativa sulla pressione sanguigna tramite l'inibizione dell'Enzima di Conversione dell'Angiotensina (ACE) (3). Basti pensare che i farmaci ACE-inibitori, per la terapia dell'ipertensione arteriosa, sono tra i più venduti al mondo. METABOLISMO DEL GLUCOSIO, INSULINA E DIABETE DI TIPO II Sono numerosi gli studi che hanno indagato la correlazione tra assunzione di whey protein, metabolismo del glucosio e secrezione di insulina. La maggior parte di questi concorda sul fatto che una supplementazione di proteine del siero in cronico, 54 g al giorno per 12 settimane per Pal S. et al, 18 g per Ma J. et al, da 20g a 50g per Claessens M. et al. (4, 6, 7), influenzi positivamente i livelli plasmatici di insulina, glucosio e colesterolo in adulti sani, in soggetti affetti da diabete di tipo II ed in soggetti obesi, sia a riposo che in seguito ad assunzione di cibo (4, 5, 6, 7, 8, 10, 11, 12). Recentemente è stato dimostrato che l'assunzione di proteine del siero e idrolizzato di proteine del siero favorisca la traslocazione dei recettori Glut-4 sulla membrana cellulare. I peptidi bioattivi generati durante i processi digestivi stimolano il rilascio di ormoni che inducono sazietà e controllo involontario del peso quali il peptide glucagon-simile 1 (GLP–1), il peptide insulinotropico glucosio-dipendente (GIP), il peptide (PYY), La colecistochinina (CCK) o pancreozimina (PZ) (15, 16). McGavigan et al. dimostrano inoltre, tramite uno studio pubblicato nel 2014, che l'aminoacido L-cisteina (presente in concentrazioni del 2,36% nelle whey) abbia un'azione favorevole sul controllo dell'appetito tramite la riduzione dell'ormone grelina, a.k.a. ormone della fame (14). Un'altro meccanismo potrebbe vedere la leucina come precursone dell'mTOR pathway quindi aumento della sintesi proteica e conseguente termogenesi. Questi fattori hanno spinto i ricercatori a considerare le whey protein come uno strumento funzionale nel trattamento del diabete di tipo II e dell'obesità in misura comparabile alle terapie farmacologiche. PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI Da una uleriore review di Pal S. e Radavelli-Bagatini S. (13) emerge ancora una volta come il consumo di whey sia correlato a importanti benefici per la salute. In questo caso viene analizzato il rapporto tra assunzione di proteine del siero del latte e parametri di rischio cardiovascolare. Se ne deduce che gli effetti benefici dei peptidi bio-attivi su insulina e glucosio, protezione del muscolo scheletrico, pressione arteriosa (azione ACE-inibitoria) e profilo lipidico abbiano convinto i Ricercatori ad esprimersi in modo positivo sulla possibilità che il latte e più nello specifico le proteine del serio del latte siano degli alleati nella prevenzione delle patologie cardiovascolari. OSTEOPOROSI Le Milk Basis Protein (MBP) sono una frazione delle proteine del siero del latte costituite per il 54% da lattoferrina, 41% da lattoperossidasi e un 5% di componenti minori. Una supplementazione giornaliera (40 mg) di MBP ha dimostrato di stimolare il differenziamento degli osteoblasti, di ridurre il riassorbimento osseo ad opera degli osteoclasti con conseguente aumento nella densità ossea. Dunque, data la vasta mole di studi clinici e ricerche nel settore, la supplementazione di MBP assume rilevanza sempre maggiore nella prevenzione e nel trattamento dell'osteoporosi, assieme ad altri fattori tassativi quali assunzione di calcio e attività fisica (17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25). EPATITE B Nello studio di Watanabe A.et al. la supplemetazione giornaliera di 12 g di whey protein in pazienti affetti dal virus dell'epatite B ha determinato un incremento dei markers di funzionalità epatica (26). RICAPITOLANDO Le proteine del siero del latte sono da sempre considerate uno dei migliori supplementi “muscle builder”, tuttavia nessuno si sarebbe aspettato che delle “semplici” proteine nascondessero innumerevoli benefici. La ricerca medica evidenzia che le proteine del siero e, in particolare, i peptidi bio-attivi derivanti dalla digestione, possano essere considerati a tutti gli effetti cibo funzionale, la cui supplementazione è consigliata in tutta una serie di casistiche patologiche e non. Chi può trarre diretto beneficio dalle whey? Molto semplice, qualunque soggetto catabolico o che abbia necessità di aumentare la massa muscolare, che sia un’anziana signora affetta da sarcopenia fisiologica o un ragazzo ventenne che fatica a prender peso. Inoltre, come abbiamo visto, anche soggetti affetti da diabete, ipertensione o osteoporosi possono trovare un valido aiuto in questo supplemento. QUALI WHEY SCEGLIERE? Col miglior rapporto qualità-prazzo, conquistatesi la nomea di "migliori proteine d'Europa", sicuramente valide le Impact Whey Protein di MyProtein. Una marea di benefici a un costo contenuto! RIFERIMENTI
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LA VITAMINA K
AMPK, UNA MOLECOLA INTERESSANTISSIMA SUCCHI DI FRUTTA FARE GLI ADDOMINALI FA DIMAGRIRE? COS'È E COME FUNZIONA IL DIGIUNO INTERMITTENTE LE SCELTE ALIMENTARI PER IL FABBISOGNO DI FERRO I BENEFICI DI ACQUA E LIMONE, TRA MITI E REALTÀ IL CORTISOLO – STRESS E ALIMENTAZIONE OLIO DI COCCO: MIGLIORA METABOLISMO E DIMAGRIMENTO FOOD REVIEW: SEMI DI CHIA FRUTTA SECCA ALLERGIA O INTOLLERANZA ALIMENTARE: DIFFERENZE E PECULIARITà WHEY PROTEIN I GRASSI CATTIVI IMPARIAMO A CONOSCERE I GRASSI ALLENAMENTO ED ESERCIZI ANTICELLULITE: TRA MITI E REALTÀ VITAMINA D: CONSIDERAZIONI SUL FABBISOGNO GIORNALIERO PROTEINE E DANNI RENALI: IPOTESI E REALTÀ IL MAGNESIO: UN MINERALE TRA I PIÙ "PREZIOSI" ASSUMERE COLESTEROLO FA VENIRE IL COLESTEROLO? |