Articolo ripreso da www.oukside.com, a questo link http://www.oukside.com/blog/fitness/item/ampk-antiaging
Molto spesso utilizziamo il termine invecchiare, senza sapere a fondo di cosa stiamo parlando. considerando la vecchiaia una malattia. In realtà, essa è una condizione in cui si accumulano malfunzionamenti cellulari all’interno degli organi vitali. Questi malfunzionamenti indotti dall’invecchiamento sono inevitabili,ciò non vuol dire che non si possa agire per rallentarli. L’attivazione di specifiche molecole cellulari, prime tra tutte l’AMPK, permette l’aumento della longevità. È infatti in perenne crescita il numero di studi che indicano come l’AMPK possa rallentare i sintomi indotti dall’invecchiamento, aumentando dunque la longevità (1). Sembra dunque che aumentare l’attività di AMPK possa avere effetti benefici anche su sistemi singoli (organi, apparati) per combattere gli effetti dell’età. Ma entriamo nel concreto: cos’è l’AMPK, come agisce, e cosa possiamo fare per farla attivare efficacemente. Cos’è e come agisce l’AMPK AMPK è l’acronimo di adenosine monophospate-activated protein kinase, che in Italiano sta per proteina kinasi dipendente dall’adenosina monofosfato. Se pensavate che la traduzione vi potesse aiutare, vi sbagliavate. Non preoccupatevi, ad essere importante non è il suo nome ma i ruoli che svolge all’interno della cellula. Non a caso l’AMPK viene considerata il controllore master del metabolismo cellulare (2). Perché? Perché è in grado di “sentire”, momento per momento, i cambiamenti energetici cellulari (intesi come scorte endogene e come flusso attraverso la cellula) e rispondere di conseguenza. State facendo attività fisica? L’ATP vi dà energia producendo AMP e attivando AMPK che “ordina” alla cellula di produrre nuova ATP (a partire da aminoacidi, glicogeno, acidi grassi). Quindi, l’attivazione dell’AMPK aumenta l’ossidazione dei grassi e il trasporto di glucosio attraverso la cellula (per intenderci, l’AMPK è un bersaglio della metformina, il farmaco utilizzato nel diabete di tipo 2 per far sì che le cellule captino il glucosio dal torrente sanguigno). È chiaro che l’AMPK giochi un ruolo determinante nel dimagrimento e nel mantenimento di una buona flessibilità metabolica (la capacità dell’organismo di ossidare efficacemente i grassi nel momento del bisogno), ma qui parliamo di invecchiamento: come si correla l’AMPK all’invecchiamento? Oltre a controllare l’energia cellulare e agire di conseguenza per ripristinarla o fare in modo che sia utilizzata, l’AMPK promuove il fenomeno dell’autofagia, la morte cellulare programmata (3). Con questo processo la cellula ricicla il suo contenuto, eliminando il DNA danneggiato e le proteine formatesi male (4), quindi fornendo protezione dall’invecchiamento e i tumori. Noi abitanti del mondo occidentale ci stiamo pian piano conducendo a una morte precoce tramite la costante inibizione dell’AMPK dovuta alla sovralimentazione, specie di alimenti industriali e carboidrati raffinati. La soppressione di AMPK porta ad accumuli adiposi, resistenza insulinca, dislipidemia e infiammazione: insomma, problemi comuni che vediamo ogni giorno. Promuovere la longevità attraverso l’attivazione dell’AMPK Tramite dieta, esercizio fisico, e integratori selezionati possiamo contrastare l’invecchiamento aumentando l’attività dell’AMPK. A sostegno di questo ci vengono incontro studi sugli effetti della metformina nei confronti della longevità. La metformina è il farmaco utilizzato per il trattamento del diabete di tipo 2. Come già accennato, attiva AMPK migliorando la captazione di glucosio da parte delle cellule. Ma che effetti ha sulla longevità? Diversi esperimenti hanno mostrato un effetto positivo della metformina nei confronti di invecchiamento e longevità (5). Cos’altro comporta una attivazione dell’AMPK? L’aumento della biogenesi mitocondriale o mitocondriogenesi (6). Il che vuol dire avere mitocondri più giovani e quindi più funzionali, che metabolizzano più efficientemente i nutrienti e permettono salute e forma fisica, nonché si associano all’aumento della longevità (7). AMPK attiva a sua volta une classe di enzimi appartenenti alle Sirtuine (SIRT). Queste sono attivate dalla restrizione calorica, che sappiamo aumenta la longevità in diverse specie animali. L’effetto di SIRT è potenziato dall’AMPK: va da sé che questa “rete” abbia effetti importanti sull’invecchiamento (8). L’AMPK è anche in grado di ridurre l’infiammazione tramite l’azione sui regolatori NF-kappaB (9). Poiché l’infiammazione riduce le aspettative di vita, questo è un altro meccanismo tramite cui l’AMPK contrasta gli effetti dell’invecchiamento. L’AMPK influenza diversi aspetti della salute Abbiamo visto che l’AMPK contrasta l’invecchiamento e aumenta l’utilizzo della scorte energetiche, inducendo la formazione di nuovi mitocondri, e riducendo l’infiammazione. Ma l’AMPK svolge numerose altre azioni benefiche all’interno di molti sistemi organici. Sistema immunitario Checché se ne parli poco, l’AMPK ha una azione fondamentale nella modulazione della risposta immunitaria, migliorando la migrazione dei globuli bianchi nelle sedi in cui c’è ne è bisogno (10) e inibendo l’azione di alcuni virus diminuendo la disponibilità di acidi grassi che essi possono utilizzare per replicarsi (11). Sviluppo di tumori L’attivazione dell’AMPK è positiva anche in merito alla prevenzione dell’insorgenza di tumori, in quanto l’AMPK (12):
Malattie cardiovascolari e aterosclerosi L’AMPK regola il metabolismo lipidico e delle lipoproteine, per cui gioca un ruolo fondamentale anche nelle malattie cardiovascolari. L’attivazione dell’AMPK ha dei benefici in tal senso tramite la “protezione” delle cellule dallo stress ossidativo (13) e modulando gli effetti dell’angiotensina II (14), sostanza che aumenta la ritenzione di sodio e acqua. Sindrome metabolica e diabete L’attivazione dell’AMPK migliora la sensibilità all’insulina tramite la riduzione dell’infiammazione, l’aumento dell’utilizzo di glucosio da parte delle cellule e la soppressione dell’uscita di glucosio a partire dal glicogeno epatico; inoltre, come già accennato, l’AMPK aumenta il metabolismo lipidico e la salute metabolica sistemica inducendo perdita di peso con miglioramenti sulla salute in generale (2). Problemi epatici Aspetto fondamentale per quanto riguarda la salute del fegato è che l’AMPK migliora la funzionalità dei mitocondri aumentando l’ossidazione degli acidi grassi, con conseguenze positive sulle epatopatie (15). Come attivare AMPK in maniera naturale Come emerge da diverse evidenze scientifiche analizzate, è importante mantenere elevata l’attivazione dell’AMPK. Questo può essere ottenuto in diversi modi: migliorando la propria dieta, facendo attività fisica regolare, e assumendo integratori specifici. Purtroppo, non si può puntare solo a “fare la dieta” e assumere dei “bruciagrassi” pensando di migliorare il proprio stato di forma e salute: è importante fare attività fisica, includendo anche allenamento anaerobico con i pesi, per dare un forte stimolo all’attivazione dell’AMPK (16). Ad ogni modo, combinando una restrizione energetica (o il digiuno intermittente), la giusta dose di attività fisica e integratori specifici, si possono ottenere notevoli benefici. Dieta ed esercizio sono ampiamente discussi in numerosi articoli, ma che dire dell’integrazione? Molto spesso ci si basa su integratori “precostituiti”, pubblicizzati dalle varie ditte come promotori di particolari effetti: “abbassano il colesterolo, riducono l’assorbimento dei grassi, migliorano la sensibilità insulinica”, e così via. La verità è che la scelta degli integratori dovrebbe basarsi sullo studio degli effetti biochimici della singola sostanza all’interno dell’organismo. È chiaro che la chiave dei miglioramenti fisici e salutistici e l’aumento della longevità sia l’attivazione dell’AMPK, va da sé che la nostra scelta debba cadere su tutte quelle sostanze che riescano ad attivarla senza effetti collaterali troppo scomodi. Quali sono queste sostanze? Citandone alcune: Capsaicina, curcumina, cinnamaldeide (cannella), epigallocatechin gallato (EGCG, estratto di tè verde), e molte altre, sono attivatori dell’AMPK che aiutano a bruciare i grassi e tenere a bada il grasso corporeo, migliorando la salute generale e contrastando l’invecchiamento. Riferimenti
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LA VITAMINA K
AMPK, UNA MOLECOLA INTERESSANTISSIMA SUCCHI DI FRUTTA FARE GLI ADDOMINALI FA DIMAGRIRE? COS'È E COME FUNZIONA IL DIGIUNO INTERMITTENTE LE SCELTE ALIMENTARI PER IL FABBISOGNO DI FERRO I BENEFICI DI ACQUA E LIMONE, TRA MITI E REALTÀ IL CORTISOLO – STRESS E ALIMENTAZIONE OLIO DI COCCO: MIGLIORA METABOLISMO E DIMAGRIMENTO FOOD REVIEW: SEMI DI CHIA FRUTTA SECCA ALLERGIA O INTOLLERANZA ALIMENTARE: DIFFERENZE E PECULIARITà WHEY PROTEIN I GRASSI CATTIVI IMPARIAMO A CONOSCERE I GRASSI ALLENAMENTO ED ESERCIZI ANTICELLULITE: TRA MITI E REALTÀ VITAMINA D: CONSIDERAZIONI SUL FABBISOGNO GIORNALIERO PROTEINE E DANNI RENALI: IPOTESI E REALTÀ IL MAGNESIO: UN MINERALE TRA I PIÙ "PREZIOSI" ASSUMERE COLESTEROLO FA VENIRE IL COLESTEROLO? |