Articolo ripreso da www.oukside.com, a questo link http://www.oukside.com/blog/fitness/item/acqua-limone-utilita
Articolo a cura di Wanda Rizza Migliorare metabolismo epatico e digestione con acqua e limone Il consiglio di bere acqua e succo di limone come prima azione mattutina è senza dubbio molto diffuso, anche grazie ai decantati e innumerevoli benefici che spesso vengono attribuiti a questa bevanda. Quanto c’è di vero però? In questo Insight analizziamo le proprietà del succo di limone, per capire se aggiungerlo al primo bicchiere d’acqua della giornata sia utile o meno. Mettendo da parte le cosiddette proprietà “disintossicanti, depurative e drenanti”, prive di alcun razionale scientifico, vediamo piuttosto quali sono le reazioni e le funzioni che il succo di limone può determinare/promuovere nell’organismo dopo un certo periodo di digiuno, che si tratti di una notte o di un lasso di tempo più prolungato.
Tirando le somme, possiamo dire che questa bevanda possiede alcune proprietà benefiche per l’organismo, e ipotizzare che la sua assunzione, oltre che al risveglio, possa rappresentare un ottimo modo per interrompere il digiuno intermittente, per tutti i motivi sopraelencati. Elisir di salute e giovinezza... E tutte le “magiche virtù” che farebbero conquistare ad acqua e limone il titolo di bevanda miracolosa? Mi riferisco, in particolare, a: aumento del metabolismo, effetto tonico su cuore e vasi, miglioramento del dolore da gengivite, prevenzione dell’alitosi, potenziamento del sistema immunitario, etc. La lista sembra essere infinita. Ebbene, non avendo trovato alcun riferimento scientifico - o quantomeno sensato - in merito a nessuno di questi effetti, lascio ai posteri l’ardua sentenza. Nel frattempo, mi limito a una banale riflessione sull’utilizzo del succo di limone in presenza di reflusso gastroesofageo e/o acidità gastrica. Fa male o fa bene? ...o semplice ma efficace rimedio contro l’acidità? Partendo dal presupposto che, in presenza di reflusso acido, uno degli errori più comuni sia quello di utilizzare una sostanza alcalina contro la condizione di iperacidità (la classica acqua e bicarbonato, per chi non ricorre direttamente a uno dei vari farmaci antiacidi), la realtà dei fatti sembra giocare a favore del limone. Infatti, “tamponare” lo stomaco attraverso il bicarbonato o altri rimedi alcalinizzanti è in realtà un’azione alquanto insensata e, a lungo andare, molto dannosa. Le reazioni biochimiche che hanno luogo nello stomaco, del resto, non sono uguali a quelle osservate in una provetta da laboratorio. Assumendo bicarbonato, il forte sbalzo del pH ha come primo effetto quello di stimolare la peristalsi e, di conseguenza, lo svuotamento gastrico, ma il sollievo dal senso di bruciore è del tutto illusorio e momentaneo, perché l’aumento del pH oltre i valori non fisiologici (compresi tra 1 e 2) fa attivare ancora di più le cellule deputate alla produzione di acido cloridrico, con lo scopo di ricreare, peggiorandola, la condizione acida di partenza. A lungo andare, questo meccanismo altera tutte le secrezioni gastriche, e ciò può favorire non solo la cronicizzazione dell’acidità, ma perfino la formazione di ulcere. Quale può essere, allora, una soluzione efficace? La scelta di un alimento molto acido e privo di zuccheri. Questo, infatti, fa sì che l’acidità gastrica aumenti quel tanto da provocare la contrazione e lo svuotamento nel duodeno, dove i bicarbonati pancreatici possono provvedere a tamponare il pH, senza tuttavia iper-attivare le cellule HCl-secernenti. Succo di limone o pompelmo, quindi, sono i migliori candidati, e 2-3 cucchiai di succo puro sono sufficienti allo scopo. Conclusioni Per chi ama sperimentare, infine, ci sono alcune varianti della semplice acqua e limone che prevedono l’aggiunta di sale e/o spezie (zenzero, cannella, curcuma, peperoncino). Nel primo caso, il sale (meglio se marino integrale) può aumentare l’effetto alcalinizzante, mentre ogni spezia può dare un valore aggiunto in base alle sue proprietà (toniche, antiossidanti, digestive, etc.). Non c’è, infine, alcuna particolare controindicazione all’assunzione di acqua e limone, solo un paio di accorgimenti: è meglio berla con una cannuccia, e risciacquare la bocca con un po’ d’acqua, perché a lungo andare il succo di limone può essere corrosivo per lo smalto dei denti. E, naturalmente, non esagerare. Riferimenti
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LA VITAMINA K
AMPK, UNA MOLECOLA INTERESSANTISSIMA SUCCHI DI FRUTTA FARE GLI ADDOMINALI FA DIMAGRIRE? COS'È E COME FUNZIONA IL DIGIUNO INTERMITTENTE LE SCELTE ALIMENTARI PER IL FABBISOGNO DI FERRO I BENEFICI DI ACQUA E LIMONE, TRA MITI E REALTÀ IL CORTISOLO – STRESS E ALIMENTAZIONE OLIO DI COCCO: MIGLIORA METABOLISMO E DIMAGRIMENTO FOOD REVIEW: SEMI DI CHIA FRUTTA SECCA ALLERGIA O INTOLLERANZA ALIMENTARE: DIFFERENZE E PECULIARITà WHEY PROTEIN I GRASSI CATTIVI IMPARIAMO A CONOSCERE I GRASSI ALLENAMENTO ED ESERCIZI ANTICELLULITE: TRA MITI E REALTÀ VITAMINA D: CONSIDERAZIONI SUL FABBISOGNO GIORNALIERO PROTEINE E DANNI RENALI: IPOTESI E REALTÀ IL MAGNESIO: UN MINERALE TRA I PIÙ "PREZIOSI" ASSUMERE COLESTEROLO FA VENIRE IL COLESTEROLO? |